Il Christmas tea party da Babington’s. La magia del Natale vittoriano

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Il Christmas tea party da Babington’s. La magia del Natale vittoriano

What I’ve found does the most good is just to get into a taxi and go to Tiffany’s.  It calms me down right away, the quietness and the proud look of it; nothing very bad could happen to you there, not with those kind men in their nice suits…  (Truman Capote, Breakfast at Tiffany’s, 1958, spoken by the character Holly Golightly)

Da Babington non può accadere nulla di brutto. Ho ripreso le parole di Holly Golightly e le ho fatte mie ormai da anni. Entrare da Babington significa immergersi nel mondo incantato delle favole, sorseggiare un buon tè davanti al fuoco scoppiettante, avvolti dall’odore del legno, dai dolci meravigliosi esposti nelle eleganti vetrine, in un’atmosfera rarefatta, piacevolmente vittoriana.

Babington è la mia seconda casa. Lo frequentavo da liceale come tappa obbligata scendendo dalla scalinata di Piazza di Spagna, lo frequento ancora oggi, 30 anni dopo, con lo stesso piacere, entusiasmo e calore. Sono ormai una fedelissima dei tè vittoriani, dei corsi sempre interessanti e ricchi di spunti che Chiara la proprietaria organizza con grande attenzione ai dettagli e allo stile inconfondibile di Babington’s. Vi ho già raccontato la storia del posto in un mio articolo scritto anni fa (http://www.aioli-dfr.com/colazione-da-babingtons/) e oggi vi voglio raccontare il pomeriggio dedicato al Christmas Tea Party.

Il tea party nel periodo vittoriano era un momento di relax in cui ci si liberava (parzialmente) dell’etichetta e delle formalità, tanto che fu proprio la regina Vittoria ad istituire l’uso del “finger food” per permettere agli ospiti di mangiare con le mani e portare alla bocca i piccoli bocconi. Da qui i mini sandwich, i piccoli pie e tutta la serie di mini stuzzichini che non prevedevano l’uso della forchetta. La tavola era sempre molto elegante, tovaglia di lino, porcellane raffinate, fiori freschi e candele. Se il té vittoriano prevedeva almeno 12 portate, il Christmas tea anche di più.

I colori classici del Natale inglese erano e sono ancora il rosso, il verde e l’oro; colori legati alla simbologia religiosa.

Tornando al nostro tea party, abbiamo iniziato con un Christmas green tea, un tè verde aromatizzato con chiodi di garofano, liquirizia e cannella tenuto in infusione a 85° per due minuti, accompagnato da sandwich piccoli e morbidi. Chiara ci ha spiegato il segreto per preparare dei fantastici sandwich: il pane deve essere morbido, il burro da spalmare internamente è fondamentale (niente maionese o altre salse), il ripieno, vario, deve essere abbondante e una volta riempito il sandwich si possono poi tagliare le croste in modo da averli perfettamente simmetrici e uguali.

Siamo poi passate ad un hot tea mulled wine anche detto “hot toddy” che sta per una bevanda alcolica, zuccherina e calda; nel nostro caso si trattava di tè nero di Natale, zucchero e vino, scaldati. Di fatto è un vin brûlé ma nel nostro caso la base era sempre il tè. Questa la ricetta per l’hot tea mulled wine:

4 tazze di vino rosso, 15 gr di tè Christmas Black, ½ tazza di zucchero di canna, 1 foglia di alloro. Procedimento: versate il vino rosso in una pentola e scaldatelo, ma senza portarlo ad ebollizione. Versate le foglie di tè nel vino caldo e lasciate per circa 30 minuti. Levate le foglie di tè, aggiungete l’alloro e lo zucchero e mescolate fino a scioglierlo completamente. Lasciate ancora per 10 minuti a fuoco basso e servire.

Il nostro hot toddy era perfettamente abbinato a dei piccoli sausage rolls secondo la ricetta di Mrs Beeton. Mrs Beeton meriterebbe un post a parte… per cui qui ne accennerò solo brevemente. Mrs Beeton è stata una giornalista e scrittice inglese il cui nome è associato soprattutto al suo primo libro, del 1861 Mrs Beeton Book of Household Management (Il libro di gestione domestica di Mrs Beeton) che è stato per oltre un secolo il libro di cucina inglese standard, superando le vendite di ogni altro libro tranne la Bibbia. Secondo l’Oxford English Dictionary, il termine Mrs Beeton venne usato come nome generico per “un’autorità su materie culinarie e domestiche” fin dal 1891. La storica letteraria Kate Thomas vede Mrs Beeton come “una potente forza nella creazione della vita domestica della classe media vittoriana”, mentre l’Oxford University Press, pubblicizzando un’edizione ridotta del Book of Household Management, considera l’opera di Isabella come un “testo fondante”e “una forza nella formazione” dell’identità della classe media dell’era vittoriana. All’interno di quella identità, la storica Sarah Richardson pensa che una delle conquiste della Beeton fu l’integrazione di diversi filoni della scienza domestica in un unico volume, che “elevò il ruolo della donna di casa della classe media ponendolo in un contesto più ampio e pubblico. Ci occuperemo poi ampiamente di Mrs Beeton nei prossimi post dedicandole lo spazio meritato e inserendo alcune delle sue ricette.

Il nostro pomeriggio è andato avanti con un magnifico tè nero di Natale (proveniente da Ceylon e India), aromatizzato con vaniglia, cannella, frutta secca, mele, spezie e zenzero accompagnato da piccoli mince pies. La particolarità dei mince pies è che l’impasto (carne e frutta secca) si prepara anni prima, e più è vecchio più è pregiato. Va tenuto sotto alcol e lasciato macerare per minimo 12 mesi. Quelli che abbiamo assaggiato noi erano stati farciti con un impasto del 2013, quindi molto pregiato e molto profumato. In questo caso l’involucro era di pasta sfoglia ma può essere anche di pasta frolla e sopra, un fiocchetto di brandy butter con la ricetta della nostra Mrs Beeton:

Stessa quantità di burro e zucchero semolato, anche di canna. Cognac quanto piace. Mescolate il burro e lo zucchero fino ad avere un composto omogeneo e aggiungete il cognac poco alla volta. Lasciate a freddare in frigorifero e service con il plum pudding, i mince pies e il Christmas cake.

A seguire il caffè di Natale, un caffè speziato, caldo e profumato, servito insieme ad una meravigliosa Christmas cake. La Chistmas cake è in effetti la regina del Christmas tea party, come ha spiegato Chiara. L’impasto è simile a quello dei mince pie e si può conservare per anni!

In chiusura, un’ottima cioccolata calda, non troppo zuccherata, insieme ad un biscotto di pasta di zenzero. La pasta di zenzero arriva in Inghilterra nel 15° secolo. Ed è con la regina Elisabetta I (e qui mi sciolgo… essendo io una Tudorphile, come ci definiamo in gergo noi, amanti, seguaci e studiosi dei Tudor) che diventano popolari i famosi biscotti natalizi a forma di omino: i gingerbread men, poiché a Natale, la regina era solita regalarli ai suoi ospiti.

La magia di Babignton ci ha regalato questo meraviglioso pomeriggio vittoriano, in una luminosa atmosfera natalizia di calore e tradizioni.

Posted in: Blog, Il mondo di Aïoli

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