Il soufflé di Madame Soufflé
che sarei io… è il soprannome che la mia cara amica Bea ha trovato per me. leggiadra e chic come un soufflé… dice lei carinamente.
In effetti li adoro. Ho un debole per i soufflé di tutti i tipi.
Purtroppo credo siano stati un po’ dimenticati e un po’ messi da parte perché si tratta di una preparazione delicata e il rischio “sgonfiaggio” li rende troppo incerti per qualsiasi occasione.
Non li ritrovo spesso quanto vorrei né nei programmi di cucina né nelle riviste, tranne ovviamente “Saveurs” la rivista di cucina tra le mie preferite. In effetti è francese e se non li propongono loro…
Trovo il soufflé perfetto per una cena chic e non impegnativa come anche per un pranzo light accompagnato magari da un’insalata che a me piace condire con una semplice vinaigrette o con un’emulsione a base di mostarda al miele (se si accompagna bene al tipo di soufflé che cucinerete).
Qui propongo la ricetta del più classico dei soufflé, quello al formaggio:
per 4 persone:
preparate una besciamella con 50 gr di burro, 50 gr di farina ½ litro di latte, noce moscata, sale e pepe q.b.
dopo aver preparato la besciamella unite 150 gr di Emmental grattugiato, salare ancora un po’ se necessario e lasciar raffreddare. unire al composto 3 tuorli, uno alla volta, e poi delicatamente le chiare montate a neve ben ferma. versare infine in uno stampo imburrato e spolverato di pangrattato. Cuocere in forno preriscaldato a 200° per 20 minuti e poi a 180° per 5 minuti.
Solitamente, a fine cottura, io apre il forno piano piano e lascio il soufflé dentro per pochissimi minuti, per evitare lo shock termico che potrebbe causare il famoso “sgonfiaggio”.
Il soufflé va mangiato immediatamente, caldo e appena uscito dal forno.
Buona fortuna.
Madame Soufflé
E chi se lo dimentica il tuo soufflé… a proposito quando lo rifai?
Tra un pò lo facciamo assaggiare anche a Riccardo…(però diciamo che lo ha fatto mamma Bea). Salutami Parigi cherie…