Le sangrie estive di casa nostra
L’estate a casa nostra è sempre stata una stagione molto amata. Giornate più lunghe e rilassate, le passeggiate serali, lo spettacolo dei fuochi di artificio, le cene sul terrazzo e tanta allegria.
Mio papà, da edonista e gaudente qual era, amava l’estate, il sole, la spiaggia, dove per noi organizzava pic nic rimasti memorabili, le cene con gli amici sul terrazzo allietate dalla brezza fresca di una Roma estiva, sempre affascinante e avvolgente, il cocomero davanti ai fuochi d’artificio e le passeggiate notturne lungo il Tevere. I miei ricordi sono forti, vivi, colorati e pieni di quell’allegria che lui soltanto era capace di trasmettere.
Le cene estive sono sempre state accompagnate da alcuni suoi cavalli di battaglia che per me erano e ancora sono il simbolo dell’estate e delle cene in terrazza: il melone al porto e la sangria bianca.
Due ricette facilissime e veramente piacevoli da servire a fine serata.
Per il melone al porto si prende un melone dolce e con lo scavino si ricavano le palline che si lasceranno macerare in frigo in un buon porto aromatizzato con cannella e anice stellato. Il tutto dovrà essere servito freddo e profumato. Papà lo preparava la mattina per la sera.
Per la sangria bianca si versa in una caraffa del vino bianco (io ora utilizzo il nostro Terra Marique, un vermentino profumato e floreale perfetto per questa sangria aromatica), si aggiungono due pesche nettarine tagliate a fettine sottili, un po’ di zucchero di canna (secondo il gusto personale), i semi di un baccello di vaniglia e qualche fogliolina di menta fresca. Si chiude ermeticamente e si lascia a macerare in frigo per alcune ore perché possa essere servita fredda. Naturalmente potete sostituire le pesche con qualsiasi altro tipo di frutta.
Il mio era un papà allegro e solare e non sarò mai abbastanza grata per aver avuto questo privilegio dalla vita, il privilegio di poter replicare tutto questo ancora oggi e continuare a deliziare amici e ospiti con le sue specialità.