Il Filettaro a Santa Barbara
Uno degli aspetti positivi delle partenze di Anto è che finalmente sono io ad essere accudita e viziata dagli amici che normalmente vengono sfamati da me e che, in quelle occasioni, invece, si preoccupano di nutrirmi e di condividere con me altre tavole.
E così, appena resto sola, inizia il tour gastronomico fuori dalla mia cucina.
Ieri è stata la volta del Filettaro a Santa Barbara (a due passi da Campo de’ Fiori) insieme ad Ale/Gerard che, come me, non vede l’ora di affondare i denti nel filetto di baccalà untino e avvolto in una leggera pastella croccante, insieme all’irrinunciabile piatto di puntarelle condite con olio, aglio e filetti di acciuga.
E quindi ieri, mentre ero assorta nella lettura dell’ennesimo libro di cucina estorto ad Anto da Londra… “the British Book of Baking”, Ale mi scrive: “ma un bel filetto di baccalà dal filettaro??” Dopo dieci minuti ero già a Largo de’ Librari!
Er Filettaro a Roma è una vera e propria istituzione, il trionfo della romanità. E non è possibile passare di qui senza fare una sosta nella piazzetta della chiesa di Santa Barbara.
Il Filettaro è un buchetto, stile friggitoria, tavolacci di legno, tovaglie di carta e spiccato accento romanesco d’altri tempi, mai volgare mai pesante.
Oltre al filetto di baccalà fritto (una specialità romana per antonomasia), dal filettaro vale la pena assaggiare anche pane burro e alici, le zucchine fritte, i fagioli all’olio e le bruschette.
Unica controindicazione: uscirete di lì avvolti da una nuvola di fritto che vi seguirà ovunque… ma ne vale veramente la pena!
Next Stop: Bonci Pizzarium
E domenica… fettuccina da Settimio al Pellegrino!
storico appuntamento romano… )) Brava!