La mia serata con una delle amiche del cuore e… l’orgasmo al cioccolato

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Si, questa torta si chiama proprio così: orgasmo al cioccolato.

Sulla cucina afrodisiaca è stato detto e pubblicato tanto (naturalmente i cibi afrodisiaci non esistono! ma di questo ne riparleremo. Nel frattempo, toglietevi dalla testa che un piatto di ostriche possa fare il lavoro al posto vostro! Ci vuole ben altro…) dal famoso “Aphrodita” di Isabella Allende, a ignoti volumetti dell’ultima ora, per finire con “La cucina dell’amore – manuale culinario afrodisiaco per gli adulti dei due sessi”, scritto nel 1926 da un tale Omero Rampini (catanese) di cui non resta traccia se non in questo libro che ho scoperto di recente grazie a Carmelo Chiaramonte “cuciniere errante” siciliano (che adoro) famoso per il suo interesse legato al piacere edonistico del cibo e all’aspetto antropologico che caratterizza la cultura tradizionale della terra di trinacria. Carmelo Chiaramonte “crede fortemente che la cucina abbia un suo senso paradisiaco nel momento in cui riesce a rallegrare gli animi di chi annusa e mastica anche coi ventricoli, oltre che con la mente e gli occhi” e su questo io e Carmelo ci troviamo d’accordissimo!

La torta “orgasmo al cioccolato” è il risultato di una lunga serata trascorsa con una delle mie più care amiche, Cristina, l’amica ventennale (in realtà quasi trentennale) con la quale ho condiviso veramente tutto! Paturnie scolastiche, primi flirt, avventure scavezzacollo, viaggi, risate (tante), segreti da camera caritatis e ora anche lavoro e cucina.

Una serata passata a ridere, smangiucchiare, bere, scolarci quasi un’intera bottiglia di Averna (lo so, i puristi inorridiranno!) e andare a dormire insieme, come quando eravamo due ventenni incoscienti e scapestrate.

Tra una risata e un bicchiere, sfogliando il libro “La parigi segreta delle parigine”, abbiamo trovato la ricetta dell’orgasmo al cioccolato, a sua volta tratta dal volume “480 pages de douceurs dans un monde de brutes”. Ci è sembrata perfetta per una serata di chiacchiere e, già un po’ alticce, tra pentole, tegami, farina, zenzero e pepe abbiamo preparato la nostra torta orgasmo (inteso nel suo significato greco originario come un’eccezionale impetuosa mossa dell’intero anima-corpo), gustandone poi ogni godurioso boccone!

Per due persone:

100 gr di cioccolato nerissimo, 40 gr di burro, 30 gr di farina, 2 uova, 2 cucchiai di latte, 2 cucchiaini di zenzero fresco tritato, 1 cucchiaino di pepe nero appena macinato, zucchero in polvere, sale.

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 220°. Cospargere di burro e zucchero due stampi da forno e riporli in frigorifero. In un pentolino, far sciogliere a fuoco lento il burro e il cioccolato tagliato a cubetti; tenere da parte 8 cubetti. Mescolare e lasciar raffreddare. Montare gli albumi a neve.

In una scodella sbattere i tuorli d’uovo con 2 cucchiaini colmi di zucchero, finché il composto non diventa chiaro. Aggiungere il latte, la farina setacciata e un pizzico di sale, poi il cioccolato fuso. Incorporare delicatamente gli albumi montati a neve. In un pentolino riscaldare 12 cl di acqua, lo zenzero, il pepe e un cucchiaino di zucchero. Lasciare ridurre fino a ottenere uno sciroppo. Fuori dal fuoco, quando lo sciroppo si sarà un po’ raffreddato aggiungere gli 8 cubetti di cioccolato e creare un composto omogeneo. Se necessario, rimettere a fuoco lento per far fondere a dovere il cioccolato. Attenzione a non versare il cioccolato quando lo sciroppo è troppo caldo, finirebbe per bruciare. Ripartire la metà della miscela negli stampi da forno e versare delicatamente lo sciroppo in modo che rimanga al centro degli stampi, poi ricoprire con il resto della miscela. Cuocere in forno per 10 minuti (finché la superficie non comincia a mostrare crepe). Gustare tiepido.

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4 Comments

  1. ….e tiepido era ottimo!! Il perfetto coronamento di una serata come non ne passavamo più da una vita, cara la mia Madame Aïoli! Una serata da ripetere!
    E tra chiacchiere, confessioni e ricordi, pentole e tegami, ma… quanto sono belle le amicizie trentennali?!?!

  2. E sti “ex” matrimoni??
    E che siete due enfants terribles??

    • ..era il MIO ex matrimonio, tranquillo cavaliere nero…e…sì, lo confermo, hai ragione: siamo due “enfants terribles”!

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