Sono tornata
Dopo quasi due mesi di assenza.
Non potevo scrivere di cucina in un momento in cui mio papà, la persona a me più cara, che mi ha tramandato questo dono, non c’è più. In questi due mesi non ho scritto di cucina e non ho cucinato se non per la sopravvivenza. I miei gesti in cucina sono i suoi gesti, i miei modi di trattare gli ingredienti sono i suoi e quindi non era facile…
È arrivato il momento di riprendere a scrivere il mio diario. Ho di fronte a me il suo pacchetto di ricette personali, fogli, foglietti e consigli, collezionati negli anni e messi da parte per me, il suo dono più bello.
Sto meditando di metterli insieme e farne un libro forse, anche se ho visto che qualcuno ha avuto la mia stessa idea e mi ha preceduto. Non voglio rischiare la banalità. Tutti ormai scrivono libri di cucina e svelano i segreti della nonna… voglio pensare bene a cosa farne e come utilizzare i suoi preziosi appunti.
A presto.
Cara Francesca, tornare a cucinare e a proporre ricette gustose è il modo migliore per ricordare tuo papà; una persona fantastica… simpaticissima ed estremamente coridale. Non posso dimenticare quando, poco più che adolescenti, ci fermavamo a cena dai tuoi e tuo papà – parannanza allacciata alla vita – ci intratteneva con racconti divertenti e consigli di cucina, armeggiando con mestoli e padelle. Piatti sempre appetitosi erano i suoi…e infarciti di tanto buon umore.
Sarebbe bellissimo se facessi un libro con i suoi appunti…
Beatrice
Noi siamo il presente, attraverso il nostro passato, e ciò che gli altri ci lasciano, oltre che un dono, è un semino lanciato al futuro… in punta di piedi mi permetto di dire che prima o poi saranno quei fogli stessi, quegli appunti, quelle ricette, a sussurrarti cosa farne di loro…
hai ragione Alessandra. grazie per le bellissime parole.
Francesca