Tajine tutta la vita!
Dopo un mezzo week end bolognese in cui ho fatto acquisti scriteriati di tortellini, tortelli di zucca, mezze mortadelle e varie altre godurie (decisamente inadatte agli ipertesi… non mi sono dimenticata di voi, sto studiando e facendo pratica!), mi ritrovo a casa, con il frigorifero stracolmo di tanta bontà e la solita serie di libri di cucina che non riesco proprio a trattenermi dal comprare. A Bologna ho passato un’intera giornata chiusa da Eataly, che è decisamente “contenuto” rispetto a quello di Torino o New York e mi sono persa tra la libreria, lo scatolame, il pane, i sali…. Sono uscita di lì quando era buio e non mi orientavo nemmeno più.
Dei 7-8 libri acquistati il primo che ho aperto al mio rientro, all’una di notte, nel silenzio totale della casa sommersa nel buio (il momento della giornata che più mi piace) è stato: “Tajine senza frontiere”. Un librettino piccolo e discreto ma pieno di ricette invitanti e di consigli.
La tajine ha esercitato un fascino pazzesco su di me da sempre. Tanto che una mia cara amica, anni fa, me ne portò un bellissimo esemplare in terracotta dal Marocco, maledicendomi perché aveva dovuto incollarsela come bagaglio a mano.
La meraviglia della cottura nella tajine è che, contenendo il vapore, preserva gli aromi e sfrutta la potenza del vapore stesso nella cottura.
L’uso tradizionale prevede cotture lente a temperature basse, un po’ come per i nostri stufati.
Delle tante ricette, una in particolare mi ha colpito e credo che la preparerò presto:
Tajine di faraona con datteri e albicocche secche
Ingredienti (per 4 persone):
1 faraona tagliata a pezzi piccoli
1 carota
2 gambi di sedano
1 cipolla
12 datteri secchi
12 albicocche secche
250 ml di Lambrusco
2 cucchiai di miele
Menta piperita in foglie
Olio extra vergine di oliva
Sale e pepe
Procedimento:
Tagliare a fettine sottili la carota, i gambi di sedano e la cipolla e irrorare il tutto con una emulsione di olio extravergine di oliva, sale e pepe. Disporre i pezzi di faraona in una terrina, versare la marinata preparata avendo cura di distribuirla in modo omogeneo, coprire con pellicola da cucina e lasciare marinare in frigorifero per 2 ore.
Scaldare dell’olio extravergine di oliva nella tajine e aggiungere la faraona (dopo averla tolta dalla marinatura). Fare rosolare bene da tutte le parti poi coprire con il coperchio e cuocere a fuoco dolce. Dopo circa 1 ora, aggiungere i datteri e le albicocche secche, spruzzare con il Lambrusco e irrorare con il miele. A cottura quasi ultimata, unire le foglie di menta. La faraona sarà pronta quando la polpa si staccherà facilmente dalle ossa della coscia.
Servire la faraona accompagnata, a piacere, da un riso profumato (tailandese o basmati).
Il prossimo weekend sono a Roma a cena da voi di nuovo….. Metti tutto in frigo che arrivo
Tuo Gerard
Gerard!!! ci mancavi… ti abbiamo nominato proprio ora con Paoletta ed eccoti! noi siamo sole, stasera ci apriamo un vino, tortelli di zucca, e altre leccornie che nemmeno ti dico.
E’ tutto in frigo e perfettamente conservato in attesa del tuo arrivo, compreso la mezza mortadellona!
la tajine bisogna farla al più presto.
we all miss you a lot.
Franci, in arte Madame Soufflé.